HI_STORY

Gipsy Cip  Gipsy Cip é un pulcino viaggiatore con un bavaglio a pois nato dalla matita di Chiara Fiori nostra presidentessa e fondatrice dell’associazione.

Gipsy cip é un pulcino viaggiatore amante della natura  e dei bambini suoi amici e Beneficiari del suo sistema.

Gipsy Cip da etichetta ad associazione.

Per un certo periodo con l’intenzione di proporre una linea di accessori per bambini nati a partire dallo scarto tessile jeans e t shirt abbiamo prodotto su richiesta di amici e conoscenti una serie di prototipi di oggetti e accessori nati dallo scarto tessile Jeans e t shirt.

Con questi primi prototipi abbiamo partecipato a piccoli mercati artigianali della città di durante i quali abbiamo organizzato dei momenti in cui i bambini potevano imparare a confezionare piccoli accessori nati dallo scarto delle shirt e jeans usati e raccolti  tra genitori delle scuole dei nostri figli.

Amici e conoscenti che magari ci chiedevano di confezionare per loro uno scalda collo un cappello nato dalla propria maglietta del cuore da cui non riuscivano a separarsi.

Da genitori di bambini in età scolare sappiamo che la tendenza é quella dell’accumulo negli armadi di abiti  che sfuggendo rapidamente di taglia finiscono per dover essere buttati da alcuni e da altri invece bramati come risorsa necessaria.

Dall’altro lato un consumo tessile come quello a cui ci hanno abituato i grandi marchi del fast fashion produce un danno ambientale enorme e un impatto sul ambiente al quale da genitori siamo sempre stati sensibili.

Così per un pò di tempo abbiamo meditato su come avremmo potuto almeno in parte risolvere lo spreco e alla valutazione di cosa realmente poteva servire alla nostra comunità.

Il passaggio successivo è stato quello di partecipare  e vincere una borsa di bando con il  progetto,” GIPSY CIP Una sartoria estesa e di quartiere” alla terza edizione della SCUOLA DEI QUARTIERI. e della possibilità di dare un senso più esteso al lavoro di recupero edel pulcino che fino ad allora era: raccolgo lo scarto tessile e rifaccio con ciò che ho.

L’associazione Gipsy Cip neo costituita vuole attraverso le sue attività rispondere alla necessità delle famiglie che con bimbi in età 4/14 del quartiere di offrire un servizio di rimessa in circolo del proprio scarto e allo stesso tempo poter trovare all’interno del proprio quartiere abiti in ordine che costituiscono un costo e una necessità primaria.

 gli abiti dei bambini.

Allo stesso tempo Gipsy cip vuole utilizzare, lo stesso scarto che invece non può essere rimesso in circolo, come materia prima per proporre alle scuole ed alle associazioni di quartiere una programmazione di corsi e laboratori del riuso, indirizzati ai bambini e ragazzi del quartiere.

Offrendo creatività, competenze e conoscenze utili come quelle del lavoro a maglia e all’uncinetto come strumenti in grado di a breve termine costituire un attività ludica ed esperenziale utile e formativa.

A lungo termine Gipsy cip ha l ‘obbiettivo di  contribuire alla creazione di una rete di condivisione di risorse e relazioni e alla crescita di una rinnovata e condivisa consapevolezza dell’importanza di un consumo tessile critico e responsabile e di un aumento di consapevolezza rispetto ai temi etico/ambientali nei bambini e nella comunità di appartenenza, La creazione di una community e di una rete sociale in grado di restituire valore e creare relazioni a beneficio dei bambini e della loro comunità di appartenenza. 

Col tempo questa raccolta ci ha permesso di diventare un punto un riferimento per chi, conoscendoci personalmente o in possesso di abiti da eliminare, ci chiamava per ritirarli. A volte ci hanno chiesto di confezionare, a partire da quel paio di jeans o maglietta, coperte, borse, astucci, cappelli, etc…

In seguito con le nostre prime produzioni abbiamo partecipato ai pop market dell’artigianato cittadini. Queste partecipazioni ci hanno fornito un primo riscontro positivo in termini di gradimento delle nostre produzioni e la individuazione dei desideri inespressi da parte della nostra utenza primaria, i bambini.

Durante questi mercatini abbiamo infatti organizzato dei momenti in cui spiegavamo ai bambini come avevamo creato quegli oggetti e chiesto loro di partecipare, facendo loro stessi ciò che avevano visto fare da noi poco prima.

L’entusiasmo e la curiosità è stata tale che ci siamo detti che sarebbe stato bello poter insegnare loro come fare i propri oggetti, accessori e vestiti a partire da ciò che tutti noi genitori di bambini che cambiano di taglia spesso, lo scarto jeans e t shirt ma anche felpe tute bucate etcccc.

abbiamo in abbondanza . Attraverso il feedback di amici e sostenitori, che ci chiedevano di insegnare ai propri figli a cucire o a modificare gli abiti, abbiamo capito che questa necessità o desiderio di fare con le proprie mani è grande soprattutto tra gli adolescenti.

 Offrendo una programmazione di corsi di RE MADE e UPCYCLING creativo vogliamo trasferire ai ragazzi le competenze e la creatività necessarie alla loro pratica. e allo stesso tempo siamo come associazione impegnati nella divulgazione e promozione di un sistema circolare e inclusivo che permetta da una parte di ridurre lo spreco tessile e dall’altro attraverso ciò che invece già c’è nobilitare lo scarto, che diventa materia prima preziosa per divulgare conoscenze e abilità.

Abilità che se acquisite possano servire alle donne e agli uomini di domani per costruire tutti insieme un  mondo più giusto ed equo e vivibile.